Finalmente hai capito che la produzione Midi, le regole di teoria e le regole di composizione sono fondamentali per produrre basi originali e uniche.
Ecco, a questo punto non ti resta che comprare una tastiera Midi per iniziare a strimpellare!
E ti consiglio quella che utilizzo io a questo link.
Ma se sei uno di quei ragazzi (come me 10 anni fa) che parte da zero, anzi, da sotto-zero…allora potresti non avere il budget necessario per acquistare una tastiera.
L’unico tuo amico in questo caso è il Piano-Roll!
Stai tranquillo, nessuno ha iniziato a produrre che sapeva già suonare la tastiera come Beethoven…per cui, va benissimo iniziare a fare pratica con il Piano-Roll e poi trasportare tutte le competenze che hai appreso sulla tastiera Midi!
Dai, iniziamo!
STEP 1: Crea la scala senza formule
Come già dovresti sapere, le uniche scale che non hanno alterazioni (che quindi non includono nè Diesis nè Bemolli, cioè i tasti neri) sono queste due:
- LA MINORE
- DO MAGGIORE
In base alla tonalità che vuoi dare al Beat (solitamente la tonalità maggiore è allegra e quella minore è malinconica), allora potrai decidere se scegliere come tonalità il LA-MIN o il DO-MAG.
Consiglio personale: PARTI DAL LA MINORE.
Nella maggior parte dei casi nei generi Rap, Hip-Hop, Trap e simili si sceglie una tonalità minore e dato che molto probabilmente anche tu produci questi generi musicali, ecco che il consiglio che ti voglio dare è proprio questo.
Se scegli il LA-MIN non ti puoi sbagliare: sul Piano-Roll “scrivi” le note della scala partendo dal LA (che sarà la nostra tonica o 1° grado della scala) e poi scrivi tutti i tasti bianchi successivi, fino ad arrivare al LA dell’ottava superiore.
Ok, dovresti avere 8 note, una sopra l’altra, giusto?
Ora, metti in muto l’intera scala in modo che non ti dia fastidio durante la composizione e spostala fuori dal Pattern.
Quello che hai appena creato è lo “specchietto” di riferimento (come lo chiamo io ahahah) e ti elenca tutte le note presenti nella scala di LA MINORE.
Come puoi notare, tutti i tasti sono bianchi.
Vedi che mantengo le promesse?
A parte gli scherzi, esistono formule ben precise per creare le scale maggiori e minori e ti consiglio in ogni caso di studiarle.
Perchè ti serviranno le formule delle scale? Perchè non potrai sempre produrre in LA MINORE o in DO MAGGIORE. Questo creerebbe molta monotonia e la monotonia è quella cosa che nei Beats non deve essere mai presente.
Tutto chiaro?
Perfetto. Ora veniamo alle step numero 2.
STEP 2: Scrivi la melodia seguendo la scala
Anche qui ci sarebbero formule che ogni Beatmaker deve conoscere (dal mio punto di vista).
Però, come ti ho spiegato prima, voglio spiegarti passo-passo come scrivere melodie da zero senza usare tutte queste formule di Teoria (che a volte risultano complesse).
Se sei arrivato fin qui, dovresti aver creato la tua “Scala di Riferimento”.
Ecco, per scrivere la tua prima melodia sul Piano-Roll, devi scegliere proprio tra quelle note.
Per prima cosa, quindi, scegli la nota di partenza.
Ti consiglio di partire (per non complicarti la vita) dal 1° grado della scala. Quindi se sei in LA MINORE, scegli la nota LA come punto di partenza.
Per quanto riguarda il ritmo da dare alla melodia, ovviamente devi sperimentare, oltre che studiarti nei nostri corsi avanzati la durata delle note.
Ma tornando alla melodia, quello che devi fare è seguire la “Scala di Riferimento”, quindi scegli appositamente alcune note in quella scala.
In questo modo sei sicuro al 100% che la tua melodia non sarà stonata, perchè le note scelte saranno tutte in tonalità.
Ma ora veniamo allo step numero 3!
STEP 3: Tensione e Rilascio
Devi sapere che la musica non è statica.
E’ un continuo cambio di frequenze, di energia, di intensità…un misto tra tensione e rilascio per capirci.
Il “rilascio” è quella sensazione di “sono a casa, sono tranquillo e sono rilassato”.
La “tensione” è quella sensazione tipo “dove sono? perchè non torno a casa? quando torno a casa?”
Ecco, passami questo esempio, era giusto per intenderci!
Quindi quello che dobbiamo fare nei nostri Beat è andare appositamente a creare TENSIONE.
Se la nota LA è il nostro “rilascio”, la nostra tonica, allora per creare tensione dobbiamo scegliere note (sempre in tonalità) che si allontanano da quella nota di partenza.
“In che direzione devo andare?” – starai pensando.
Puoi decidere se dare un’energia bassa, andando verso il basso da quel LA, oppure un’energia alta, andando verso l’alto.
L’importante è che, dopo aver creato TENSIONE, crei RILASCIO.
Come? Guarda questo screen:
Ecco, questo è un modo (lo scoprirai nella pratica tra poco, alla fine dell’articolo).
Il consiglio che mi sento di darti è questo: crea tensione alla fine del Pattern, nell’ultimo quarto.
In questo modo sei sicuro che aumenterai il desiderio all’ascoltatore di tornare alla tonica del primo quarto!
Ora siamo arrivati al quarto Step, altrettanto importante!
STEP 4: Variazioni ritmiche e melodiche
Questo è il momento giusto per creare variazioni, in modo da evitare quella dannata monotonia che senti spesso nelle basi altrui!
Se hai seguito tutti gli step fino a qui, dovresti avere in tutti e 4 i quarti del tuo Pattern, un ritmo molto simile o addirittura identico.
Il consiglio qui è di variare ALMENO la seconda e la quarta misura, in modo da creare un ritmo diverso dalla prima e dalla terza misura.
A questo punto, puoi anche modificare alcune note.
Divertiti a scegliere ALTRE NOTE tra quelle presenti nella “Scala di Riferimento”, cioè quello specchietto che abbiamo creato all’inizio!
Sarai certo di non stonare.
L’importante è cambiare.
Rendere la base dinamica è uno degli obiettivi principali.
Cambia ritmo in alcuni punti e cambia le note in altri.
La troppa ripetizione (spesso, non sempre) crea NOIA nelle persone che ascoltano i nostri brani.
Ultimo Step ma non meno importante…lo Step numero 5!
STEP 5: Crea accordi di diverso tipo
Ora, hai una melodia sul Piano-Roll molto carina, intonata e piena di variazioni.
Ti faccio i miei complimenti!
Sai però che puoi aggiungere ancora qualcosa?
Sì, sto parlando degli accordi.
Per accordi intendiamo TRIADI (formate da 3 note) e BICORDI (formati da 2 note). Guarda lo screen:
Quelle note singole, non saranno più le stesse, vedrai!
Anche qui, mi spiace dirtelo, ma ci sono regole ben precise.
Sia per creare le Triadi che per creare i Bicordi.
Putroppo, o per fortuna, hai NECESSARIAMENTE BISOGNO di formule di Teoria musicale da tenere sempre a portata di mano.
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Grazie mille per avermi seguito fino a qui e…alla prossima!
Stay Creative
-Andrea
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